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Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città di Bari
Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città di Bari

Fototeca

La Fototeca della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bari è intrinsecamente legata alla nascita e al ruolo di tutela della Soprintendenza stessa. I contenuti della sua raccolta raccontano l’evoluzione nel tempo del patrimonio archeologico, storico-artistico, architettonico e paesaggistico della regione Puglia.

Il quadro di riferimento legislativo è definito principalmente nel decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (il “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”) che inquadra tra i beni culturali “le fotografie, con relativi negativi e matrici, aventi carattere di rarità e di pregio” (art. 10, comma 4, lett. e) e “la cui produzione risalga a oltre venticinque anni” (art. 11, comma 1, lett. f), fermo restando l’applicabilità per tali beni della verifica e della dichiarazione d’interesse culturale (articoli 12 e 13).

Le sedi

Il patrimonio di immagini della fototeca è dislocato in due sedi ubicate nel centro storico di Bari:

  • Complesso monumentale di Santa Chiara (Via Pier L’Eremita 25 B – Bari) per quanto concerne le fotografie legate ai beni architettonici, storico-artistici e paesaggistici;
  • Palazzo Simi (Strada Lamberti 1 – Bari) – sede periferica della ex Soprintendenza Archeologica della Puglia – relativamente alla documentazione dei beni archeologici.

Tale suddivisione logistica è legata all’istituzione della nuova soprintendenza unica creata da decreto ministeriale n. 44 del 23 gennaio 2016 “Riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ai sensi dell’art. 1, comma 327, della legge 28 dicembre 2015, n. 208” che ha riunificato in un’unica Soprintendenza, quella attuale, le competenze delle Soprintendenze Archeologia e delle Soprintendenze Architettura, Belle Arti e Paesaggio.

Il patrimonio di immagini

Nel suo insieme la Fototeca della SABAP-BA ha una consistenza di circa 600.000 immagini prodotte a partire dal 1912. Il tipo di documentazione contiene repertori fotografici che riguardano i settori di competenza della Soprintendenza: riprese dello stato di conservazione di  monumenti ed opere d’arte mobili e immobili; vedute paesaggistiche e fotografie aeree di ricognizione del territorio; immagini di restauri in corso d’opera ed ultimati; fotografie di musei e delle relative raccolte museali; beni culturali vincolati o  soggetti a verifica e dichiarazione di interesse; campagne fotografiche eseguite per la compilazione delle schede di catalogo.

La documentazione fotografica relativa ai beni archeologici è databile a partire dal 1966 e proviene dal Laboratorio e Archivio Fotografico del Museo Archeologico, ubicato all’interno del Palazzo Ateneo, sede dell’Università degli Studi di Bari. Nel 1999 confluisce nella nuova sede di Palazzo Simi. Nello specifico tale sezione raccoglie circa 123.000 riprese che si riferiscono sia ad aree archeologiche della Puglia (Bari, Brindisi, Foggia e relativi territori) sia a materiali archeologici ripresi singolarmente o in corredi funerari, una documentazione insostituibile della civiltà apula dalla Preistoria al Medioevo.

Dal punto di vista tecnico, la Fototeca conserva i supporti fotografici più in uso dalla fine del XIX sec. ai giorni nostri. Per quanto riguarda i negativi, il fondo più antico raccoglie circa 10.000 lastre di vetro alla gelatina al bromuro d’argento in differenti formati, ma la stragrande maggioranza di cui si compone la fototeca è su supporto in triacetato di cellulosa, sia monocromi che colore. Per quanto concerne i positivi, le tecniche più antiche sono stampe all’albumina, aristotipi e stampe alla gelatina al bromuro d’argento di formato 30×40, acquisite negli anni ’30 e provenienti dalle prime campagne fotografiche realizzate per il Ministero della Pubblica Istruzione da fotografi quali Nicola e Angelo De Mattia, Romualdo Moscioni e Liborio Antonelli Matteucci. La maggior parte dei positivi è costituita da stampe alla gelatina al bromuro d’argento su carta baritata e politenata, stampe a sviluppo cromogeno ed inkjet, adese su cartone e diligentemente inventariate. Inoltre la fototeca raccoglie una collezione di lastre didattiche di Alinari, Anderson e Russo, nonché diapositive colore a partire dal 1967 alla fine degli anni ‘90.

Le attività

La gestione di tale patrimonio fotografico è impegnata in relazione alle attività di tutela e di valorizzazione strettamente connesse tra di loro in quanto l’approccio alla fotografia-bene culturale comporta non soltanto “una coerente, coordinata e programmata attività di studio,  prevenzione,  manutenzione e  restauro” (D.Lgs n. 42/2004, art.29, c.1), ma anche l’inventariazione e la catalogazione, nonché la riproduzione e la conversione in digitale delle immagini al fine di favorire una corretta conservazione e la fruizione stessa dell’archivio fotografico.

Consultazione

La Fototeca del Complesso monumentale di Santa Chiara è aperta al pubblico ed è accessibile esclusivamente su appuntamento inviando richiesta tramite email a: sabap-ba.fototeca@cultura.gov.it

Riproduzione digitale delle immagini

La Soprintendenza offre un servizio di riproduzione digitale delle immagini regolamentato ai sensi della Parte II, del Titolo II, Capo I, Sezione II del D.Lgs 42/2004 e della nuova disciplina ai sensi del DM 161/2023 – Linee guida per la determinazione degli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi per la concessione d’uso dei beni in consegna agli istituti e luoghi della cultura statali e annesso allegato, nonchè le  modifiche all’allegato ai sensi del DM 187/2023 e del DM 108/2024:

DM linee guida canoni_marzo 2023 – def-signed.pdf

DM linee guida canoni_aprile 2023 – Correzione errori materiali-signed

Allegato – Criteri per tariffari_marzo 2023 – rev. 28 aprile 2023 – Clean.docx

DM 21 marzo 2024 rep. 108-signed

MODULISTICA
 
Modulistica per consultazione in presenza:
 
Modulistica per richiesta di riproduzione digitale delle immagini:
– richiesta di riproduzione digitale immagini della Fototeca della SABAP-BA da privati per uso personale o per motivi di studio, ovvero da soggetti pubblici o privati per finalità di valorizzazione o di studio e/o nei casi specificati ai sensi del DM. 108 del 21.03.2024 (Allegato – par. A.2.1) – Modello A 
oppure
–  richiesta di riproduzione digitale o di autorizzazione al riuso di immagini della Fototeca della SABAP-BA soggette a pagamento di corrispettivo ai sensi del DM. 108 del 21.03.2024 (Allegato – par. A.2.2) – Modello B 
in allegato al modello A o B:
 – copia del documento di identità
 
La seguente modulistica di richiesta dovrà essere inviata – interamente compilata e firmata – all’indirizzo ufficiale della Soprintendenza tramite posta elettronica ordinaria (PEO) o certificata (PEC) : sabap-ba@cultura.gov.itsabap-ba@pec.cultura.gov.it.
 
Per richieste di informazioni e/o supporto alla modulistica inviare email a: sabap-ba.fototeca@cultura.gov.it
 
Informativa sul trattamento dei dati personali, resa ai sensi dell’art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679
 
RESPONSABILE:
DOTT.SSA SIMONA CICALA – FUNZIONARIO RESTAURATORE
tel. 0805286305
 
COLLABORATORI
DOTT.SSA ENRICA TAVOLIERE – ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
 
tel. 080 5286267
 
 MODALITA’ DI PAGAMENTO

Tramite:

oppure

  • Versamento su c/c postale n. 203703
    Intestato a: Tesoreria Provinciale dello Stato Sezione BARI
    Causale: Riproduzione digitale di immagini della Fototeca della Soprintendenza ABAP di Bari

Via Pier l’Eremita 25/B – 70122 BARI
CENTRALINO TEL. 080-5286111/200
SEGRETERIA TEL. 080-5286207/297
PEC: sabap-ba@pec.cultura.gov.it
PEO: sabap-ba@cultura.gov.it
C.F. 80005420726
CUU: CI08GH

SOCIAL

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